Cassettiera Vintage/Prima e dopo/La Pastaia


Ciao a tutti! Come state? Al solito faccio passare troppo tempo tra un post e l'altro, considerando poi che questo progetto l'ho finito ormai da un po' di tempo. Se mi seguite sulla pagina facebook lo avrete già visto e digerito e ormai dimenticato, comunque adesso ci sono: eccomi qui di nuovo! Passata bene l'estate? Suvvia, non dite anche voi "Ma quale estate?" solo perchè ha piovuto praticamente in continuazione, ci sono anche state delle splendide giornate di sole e mare e io sono riuscita addirittura ad abbronzarmi! Certo, il mio colore da abbronzata è lo stesso che hanno normalmente le persone quando non sono abbronzate, ma non importa!
Alla Casa Madre abbiamo deciso di fare le pulizie dei laboratori/bugigattoli di mio padre (con sua grande sofferenza) così ho potuto finalmente estrarre dal suo nascondiglio questo mobile, una vecchia cassettiera originariamente usata a scopo alimentare nelle botteghe dove ci tenevano la pasta (sì, sfusa).


La leggenda narra che poi sia passato ad una ferramenta, successivamente nascosto in un sottoscala, infine giunto a mio padre per contenervi qualunque cosa idraulica gli venisse in mente. Struttura e fondo in legno pieno, fianchi e copertura impiallacciati, schienale in faesite; cassetti interamente in legno pieno, fondo compreso. Facendo qualche ricerca su internet ho scoperto che il termine esatto per definirlo è "pastaia" e potete vedere altri esempi se cercate "mobile pastaia" su Google. Oppure cliccando sul link che vi ho messo, ovviamente. Epoca non la conosco con precisione, nella mia infinita ignoranza butto una data a caso, direi anni '30 e se qualcuno ne sa più di me mi informi subito!
Di seguito potete ammirare il caos da ordine, quella fase in cui si ha la sensazione di avere solo peggiorato la situazione e che no, non se ne esce vivi. Poi però se ne esce.


Così una volta sgomberato il resto e fatto ordine, ho potuto iniziare la valutazione del mobile e vedere cosa c'era da fare. Intanto ho sfilato i cassetti e li ho numerati e ho ribaltato a struttura principale.


RESTAURO:

L'unica parte messa veramente male era la parte del basamento, marcito per l'umidità assorbita dal pavimento non isolato del laboratorio e, in più, tarlatissimo. Per fortuna i tarli si sono concentrati in quella parte, qualche buchetto di tarlo c'era anche nel resto del mobile ma nulla di preoccupante. Di seguito potete vedere i danni.




La soluzione è stata drastica: ho sostituito completamente il basamento con uno nuovo, legno di recupero robusto e ben stagionato. Ho solo dovuto tagliarlo seguendo le misure originali e sagomarlo, poichè l'originale era leggermente bombato.


Oltre a colla e viti ho usato delle piastrine a L per rinforzare il tutto, vi assicuro che una volta rimesso in piedi era tutto molto più solido. In questa posizione ho dato una dose generosa di antitarlo a tutto il legno scoperto, piedi, fondo del mobile e interno dello stesso. 


Dopodichè ho scartavetrato per bene tutta la superficie, lisciando le irregolarità più evidenti e togliendo la vernice che saltava via. L'ho poi messo subito nella sua collocazione finale perchè lo spazio del portico mi serviva per restaurare e verniciare i cassetti. Comunque avevo già tinteggiato la parete e successivamente, quando sono andata a verniciarlo, ho scostato il mobile e protetto la parete.



Qui potete vedere anche i cassetti smontati della maniglia e del vetro mentre li scartavetravo, con il legno a vista.


VERNICIATURA:

Ora inizia la parte divertente per me: si vernicia! Prima la cementite.


Poi lo smalto sintetico in due colori e qui sotto potete vedere i colori scelti, verde per la struttura e avorio per i cassetti. Considerate i colori della prima foto come i più fedeli ai colori reali, purtroppo nelle due foto successive l'avorio è troppo caldo e il verde è troppo freddo.




Come verniciare i cassetti: personalmente mi sono convertita al rullo già da molto, lascia uno strato sottile e uniforme, in più non cola. Certo, bisogna pulire la vaschetta ogni volta molto bene, ma con il tempo ho imparato a farlo in modo efficace senza perdere troppo tempo o sprecare materiale.


1) Per i cassetti ho proceduto in questo modo: intanto ho levigato la superficie con cartavetrata fine, in questo caso la cementite l'ho lisciata con carta da 320.


2) Con un pennellino ho verniciato gli angoli interni del bordo interno, dove si incastra il vetro, e in generale tutte quelle parti in cui il rullo non arriva. Questa è la prima cosa da fare.


3&4) Con il rullo, intinto nella vernice e scaricato nella vaschetta, ho verniciato il resto del bordo interno e poi il bordo esterno.



5) Infine ho passato il rullo sulla cornice del cassetto, insomma la parte bene in vista.


6) Finito! Lasciate asciugare una giornata e ripetete dal punto 1 al 6. Due mani basteranno. Ah, ovviamente questo metodo è da usarsi anche con la cementite.


LUCIDATURA MANIGLIE:

Le maniglie sono di metallo cromato, roba seria, solo un po' rovinate ed ossidate dal tempo e volevo farle tornare a splendere. Anche questa parte mi ha dato molta soddisfazione, non l'avevo mai fatta prima così ho cercato consigli su internet e ho scoperto che il modo migliore è usare il polish o la pasta abrasiva specifica per carrozzerie. Quest'ultima ce l'avevo in casa.


Una soddisfazione enorme, anche se ci ho messo tutta la giornata (e mezzo rotolo di carta industriale) a pulire 24 maniglie... Comunque, le volevo sì lucide ma che portassero addosso il segno del tempo, quindi ci sono dei punti in cui sono ancora ossidate e devo dire che tra il prima (a sinistra) e il dopo (a destra) c'è una bella differenza.


Ho trovato delle viti a testa bombata bellissime e del colore perfettamente adatto a queste maniglie ma non ci passavano...


Ma con il mio trapano e una punta da ferro ho leggermente allargato i fori.


Et voilà! La vite ci passa. Come dire: mai arrendersi, specie se esiste una soluzione semplicissima.


Il risultato finale, maniglie montate sui cassetti, (parte dei) vetri rimessi al loro posto, cassetti ricollocati nella cassettiera. La cassettiera è rimasta vuota per pochissimo tempo, mentre attorno c'era ancora un po' di caos. Segue una piccola galleria di foto.





Quella sotto è come si mostra la cassettiera oggi, con lo spazio attorno riordinato e i cassetti pieni zeppi. Ops, non tutti gli interni a vista sono bellissimi a vedersi, ma il suo lavoro per ora è contenere di tutto.


Come le mie vernici, tutte ben etichettate. Beh, a dirla tutta io le trovo bellissime...


Anche se adesso sono concentrata sulla Green House, ci tenevo a condividere con voi questo lavoro di recupero.


Se devo essere sincera sono diversi mesi che le mie attenzione sono frammentate e sparse qua e là così come i miei lavori, a volte a decine o centinaia di chilometri l'uno dall'altro. Poi la mia testa è sempre un po' un caos, faccio una cosa mentre ne penso altre mille e viceversa, eppure piano piano riuscirò a mettere ordine.
Per dire, in questo momento sono in treno! Sono con il computer sulle ginocchia mentre con la coda dell'occhio intravedo il panorama scorrermi accanto. Per cui se questo post vi sembra un po' strano è perchè l'ho scritto in giorni molto diversi l'uno dall'altro, in cui anche il mio umore o la mia predisposizione erano molto diversi. Non vogliatemene.
A presto!

Commenti

  1. Ciao Antonella,

    mi fa sempre molto piacere leggere i tuoi post, sono fatti davvero bene e tu sei bravissima nella descrizione oltre che nell'esecuzione dei tuoi lavori! La pastaia è davvero bella, mi piacerebbe averne una per infilarci dentro tutte le migliaia di gomitoli/avanzi di lana, di stoffa, di feltro e di mille altre cose che al momento giacciono caoticamente sparse nella mia stanza. Per il momento devo accontentarmi di altre soluzioni ma non dispero. A presto
    Lorena

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    Risposte
    1. Ciao Lorena, rispondo con un ritardo vergognoso... Internet è contro di me, sempre lo è stato e sempre lo sarà.
      Grazie per i complimenti, ti confesso che anch'io vorrei farne la mia merceria personale! La sua collocazione e utilizzo attuale non la valorizza al 100% ma, ahimè, non posso farci molto. Ma nemmeno io dispero e, in futuro, chissà!
      Grazie ancora e a presto!

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  2. Il tuo prima/dopo è delizioso! Ti lascio il link della citazione al tuo lavoro!
    Grazie ancora :-)

    http://www.retroanddesign.it/2015/02/il-mobile-pastaia-anni-50.html

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  3. Complimenti Antonella,
    ho scoperto il tuo blog per caso cercando un mobile del genere da utilizzare come guardaroba, cogratulazioni per l'ottimo restauro

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  4. Bravissima e complimenti davvero! Un makeover notevole!
    laura

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