Casa Madre/Sedia riverniciata e rifoderata/Prima e dopo

Post originale datato 11 marzo 2011.
Editato il 12 luglio 2016.


Buona estate a tutti! 

...non è ancora estate? Davvero? Sicuri? Sembrava...
Finalmente riesco a postare l'ultimo dei miei restauri fatti, una sedia rotta, vecchia e brutta anche quando era sana. Era nella stanza di mio fratello, la gamba tarlata che più tarlata di così non si poteva si ruppe all'ennesimo utilizzo. Lo schienale invece si era spaccato a metà già da tempo, ed era tenuto insieme solo da un giro di nastro adesivo. La seduta era di un orribile simil pelle verde scuro anch'esso tagliato in più parti. Chiunque altro l'avrebbe buttata/bruciata. Noi l'abbiam conservata tre anni.


Ho iniziato smontando la seduta, due semplici viti e via. Poi un controllino allo stato della gamba, un mezzo colabrodo.


Ho tolto la vernice trasparente usando dello sverniciatore chimico, operazione da effettuare sempre con i guanti di gomma; questo per riportare all'aria tutta la superficie del legno, poichè ho impregnato di antitarlo liquido tutta la sedia. Due volte. Poi ho chiuso ermeticamente in teli e sacchi di plastica per tre giorni.


Non era possibile semplicemente incollare la gamba, così ho tolto il legno rovinato. Curiosamente il groviera era circoscritto e ho potuto usare una punta da trapano con tazza da 26 per forare la seduta della sedia.


Ho usato la stessa tazza anche per forare la gamba, ma in questo caso la tazza aveva inciso in profondità solo il perimetro e son dovuta andare di scalpello per togliere l'eccesso. 
Da un blocco rettangolare ho levigato un cilindro a misura perfetta, ho incollato prima il perno alla gamba e poi ho fatto una prova per il foro della sedia, misurato e tagliato.


Ho successivamente incollato tutto quanto e messo sotto morsetti. Una raccomandazione: tra una gamba e l'altra sarebbe stato meglio mettere un'assicella di misura per tenerla in posizione. Io non l'ho fatto e ora un po' si vede che rientra rispetto all'altra. Mannaggia.


Edit: dopo un anno circa, nel 2012, si sono ripresentati alcuni problemi; nello schienale sarebbe stato meglio sostituire completamente il pezzo o, come ho fatto dopo, incollarlo e inchiodarlo a un pezzo di compensato sottile sagomato come lo schienale stesso e piegato a dovere. Per la gamba, con il tempo ha cominciato a muoversi ma è bastato mettere una vite che passasse tra perno e incastro della sedia per stabilizzare il tutto. Dal 2012 (anno tremendo e impegnativo, tra terremoto e nipotina) ad oggi non ci sono stati altri problemi. 

Stuccati i fori dei tarli e poi levigati. Che colore dare? Visto che la sedia tornava in camera del fratello son andata a vedere: eccolo, scaffale lilla dipinto con smalto ad acqua due anni fa. Ho ancora mezzo barattolo. Quindi mano di fondo che chiude anche le ultime fessurine, lisciata ulteriormente, ed è pronta per essere dipinta. 
Decido di sperimentare lo smalto all'acqua con la pistola a spruzzo. Un mezzo disastro.
Avevo già usato lo spruzzo con smalto bicomponente (da carrozzeria) per cambiare le ante della cucina di un'amica, da viola-traffico a bianco-avorio (cercateli e capirete) e dopo poco era andato tutto bene. Avevo usato della vernice nitro a spruzzo, ed era andato tutto bene. Ma lo smalto all'acqua. 
Ha due vantaggi fondamentali: odora pochissimo, si diluisce e pulisce con acqua. 
Caratteristiche negative: non è lucido nemmeno per sbaglio, anche se c'è scritto "LUCIDO" a caratteri cubitali sulla confezione; o siamo incapaci in due (io e il fratello) o la vernice lascia troppe righe anche con pennelli specifici nuovissimi.
A spruzzo le prime volte ha colato tantissimo, non si seccava mai. Armata di santa pazienza ho pulito, levigato di nuovo e alla fine ho ottenuto risultati abbastanza decenti.


L'ultimo passo è stato il cambio della copertura della seduta. Il vinile era attaccato sul retro con punti metallici, talmente fitti che ho rinunciato a toglierli.


Ho tagliato tutto attorno e usato il pezzo come modello per tagliare un pezzo di stoffa, un avanzo di tappezzeria double-face che avevo in casa.


Avevo pensato inizialmente di sparapuntare la copertura, ma su suggerimento/insistenza di mamma Nina ho fatto una coulisse in cui ho poi inserito un elastico. Perchè se si sporca poi come fai a pulire?


Non le dite niente, ma preferisco questa soluzione perchè con la mia abilità avrei sparapuntato tutto storto.


Rullo di tamburi... Finita!! Mi piace un sacco, e se non fosse che in camera mia ci sta come i cavoli a merenda me la terrei io.


Riassumendo:

Sedia rimessa a nuovo: fatica poca, pazienza tanta, costo zero. Vernici, colle, legno, tessuto: tutta roba che avevo in casa. Soddisfazione: non ha prezzo. Fratello contento: può sempre tornare utile ricordarglielo. Basta non ricordargli che si è rotta quando mi ci sono seduta io.
Edit: la vernice non ha fatto alcun difetto!

Alla prossima!


Edit: post precedentemente intitolato "Lily of the valley"

Commenti

  1. Sei bravissima, piacerebbe tanto anche a me saper restaurare (e avere il posto per farlo!) ma ho il terrore del trapano!
    m.

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  2. No, no, non è possibile!!! Non è la stessa sedia!! sei troppo brava!!! Se non ci fossero tutte le foto con le fasi del restauro, non ci avrei mai creduto!!!! Complimenti :)
    Ciao ciao
    Cri

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  3. Hai fatto un bellissimo lavoro, complimenti! Sei davvero brava, mi piacciono i tuoi lavori di restauro e recupero!
    Buona serata
    Carmen

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  4. Antonella ma sei un mito!!! Apprezzo moltissimo ciò che fai!!! Sto qui un pochino da te in relax poi inizio appunto a mettere irdine...un abbraccio!!!

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  5. Ciao!!
    Grazie di cuore d'essere passata e d'aver lasciato un commento! E' sempre bello conoscere blog nuovi! Ferrara.. che città carina! Ce l'ho nel cuore per motivi sentimentali!! :))
    Mi piacciono i tuoi "prima e dopo"..
    sono curiosa di vedere i tuoi prossimi progetti!
    a presto

    Francesca

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  6. Caspita che riciclo d'autore !!
    complimenti davvero :-)
    ( ho delle sedie da recuperare ..peccato che le tarme ne abbiamo fatto il loro pasto...)
    buona giornata Mary ;-)

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  7. Ciao cara,è un piacere conoscerti...adoro il riciclo !!!!Un bacione ElenaR

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